L'identità del segnalante e qualsiasi altra informazione da cui possa evincersi anche indirettamente tale identità, non può essere rivelata senza il consenso espresso del segnalante stesso, ad eccezione dei soggetti competenti a ricevere o a dare seguito alle segnalazioni. Il RPCT regionale, quale soggetto destinatario delle segnalazioni, garantisce la massima riservatezza anche dell'identità delle persone coinvolte e delle persone menzionate nella segnalazione. La segnalazione è sottratta per legge all'accesso documentale e a quello civico generalizzato.

Ai sensi dell’art. 17 del d.lgs. 24/2023 il segnalante non può subire atti ritorsivi dall’amministrazione in ragione della segnalazione effettuata.
Il segnalante può comunicare all’Anac gli atti ritorsivi subiti ove ricorrano le condizioni di cui all’art. 16 del decreto.

Le tutele previste dal d.lgs. 24/2023 si applicano anche ai seguenti soggetti

Le tutele non possono avere luogo qualora in correlazione alla segnalazione Whistleblowing, sia accertata, anche con sentenza di primo grado, la responsabilità penale per i reati di diffamazione o di calunnia ovvero la responsabilità civile, per lo stesso titolo, nei casi di dolo o colpa grave.

In tali casi alla persona segnalante è irrogata dall’Amministrazione una sanzione disciplinare